FISICA QUANTISTICA
La Fisica Quantistica ha introdotto un rivoluzionario modo di vedere la fisica distaccandosi da quella che è la fisica classica. In pratica non si basa solo su concetti connessi alla macro materia come ad esempio la fisica introdotta da Newton, ma introduce dei nuovi parametri che mettono in discussione il modo di vedere l’universo e quindi il mondo che ci circonda. Uno dei primi pionieri fu Max Planck.
Max Planck (1918 Nobel per la fisica).
Definì pacchetti di energia denominati quanti Lunghezza di Planck corrisponde a 10^-35 metri, ossia milioni di trilioni più piccola di quella delle particelle subatomiche temporale di Planck, 10^-44 secondi, sono ritenute le misure del Qui e Ora.
E = h *ni
“Avendo dedicato tutta la mia vita alla scienza più lucida, lo studio della materia, posso affermare questo sui risultati della mia ricerca sull’atomo: la materia in quanto tale non esiste! Tutta la materia trae origine ed esiste solo in virtù di una forza che fa vibrare le particelle atomiche e tiene insieme quel minuscolo sistema solare che è l’atomo [….]. Dobbiamo presumere che dietro questa forza esiste una Mente cosciente e intelligente. Questa Mente è la matrice di tutta la materia.”
Citazione da un discorso tenuto da Max Planck a Firenze nel 1944, dal titolo “Das Wesen der Materie”. Fonte: Archiv zur Geschichte der Max-Planck-Gesellshaft, Abt. Va, Rep. II Planck, N. 1797.
Albert Einstein (1879 – 1955)
Natura della luce?
Immaginando di rincorrerne un raggio, egli giunse alla stupefacente consapevolezza che la sua velocità apparirà costante a qualsiasi osservatore, indipendentemente dalla velocità a cui egli si sta muovendo e dal fatto che si stia avvicinando o allontanando dal raggio.
Comprese che quanto più veloce un oggetto si sposta, benché a un osservatore che si sposta insieme a esso tutto appaia normale, per un secondo osservatore che si sposta relativamente al primo il tempo stesso rallenta e lo spazio occupato dall’oggetto si riduce lungo l’asse di spostamento.
Il fondamento della Teoria della relatività di Einstein è dato dal suo postulato secondo il quale le leggi di natura sono identiche per tutti gli osservatori in moto rettilineo uniforme.
Einstein abbandonò l’idea che vi fosse una grandezza universale chiamata tempo, misurata da tutti gli orologi. Ciascuno aveva il suo tempo, misurata da tutti gli orologi. Ciascuno aveva il suo tempo personale. I tempi di due individui erano gli stessi se i due stavano fermi l’uno rispetto all’altro, ma non se erano in movimento.
Per esempio 2 orologi di grande precisione furono collocati su due aerei che volavano intorno al mondo in direzioni opposte e, al ritorno, si riscontro che segnavano un’ora leggermente diversa.
Volendo vivere più a lungo, dunque, si potrebbe continuare a volare verso est, in modo che la velocità dell’aereo si aggiungesse alla rotazione della Terra.
Nel 1865 James Clerk Maxwell, fisico britannico, unificò le leggi che erano state in precedenza elaborate per descrivere l’elettricità e il magnetismo.
Egli teorizzò l’esistenza di “campi” che trasmettono azioni da un luogo all’altro, e capì che i campi che trasmettono perturbazioni elettriche e magnetiche sono entità dinamiche.
Negli anni Venti Werner Heisenberg formulò il suo famoso principio di indeterminazione , in base alla teoria dei quanti non era possibile misurare con precisione sia la posizione sia la velocità di una particella, ma anzi più precisa è la misura della prima, meno era quella della seconda e viceversa.
Nel 2004 il fisico Shahriar Afshar fece un esperimento che si poneva in polemica con Bohr, ‘esperimento della doppia fenditura’, permette a entrambi gli aspetti della luce, quello di onda e quello di particella, di essere percepiti insieme perché misura il percorso dei fotoni rivelandone allo stesso tempo gli schemi di interferenza propri di un’onda.
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